Il Coronavirus blocca il turnover dei militari italiani impegnati all’estero

Per arginare la diffusione dell’epidemia del Coronavirus COVID-19 il COI (Comando Operativo Interforze) ha deciso un temporaneo stop precauzionale per il ricambio dei militari italiani impegnati nelle missioni estere. 

L’Italia, come noto, è infatti impegnata in circa 30 teatri operativi esteri.

La direttiva «Misure precauzionali da adottare per emergenza Covid-19» riporta le precauzioni che i militari italiani dovranno adottare nel pieno dell’emergenza coronavirus ma anche la prescrizione per cui, per il momento, chi è in licenza non può tornare in missione e dall’estero non si può partire verso l’Italia.

La direttiva, firmata dal generale di corpo d’armata Luciano Portolano, ha fermato circa 500 turnover onde evitare che eventuali militari positivi al virus possano contagiare i colleghi una volta raggiunto gli avamposti italiani all’estero.

Sul fronte interno la difesa ha sospeso le gite di istruzione, i seminari, i convegni, i workshop, nonché le attività ludiche e sportive militari che sottendano grandi affollamenti.
Indicazioni di limitare le licenze per gli allievi provenienti dalle regioni con diffusione dell’epidemia sono altresì pervenute e, in generale, le Forze armate attueranno la sospensione delle cerimonie ufficiali che comportano adunanze di elevato personale e i cambi di Comando dovranno essere effettuati in ambiente ristretto senza prevedere lo schieramento di truppe.

Anche le Associazioni Combattentistiche e d’Arma stanno recependo queste indicazioni e già l’Associazione Artiglieri ha annullato il previsto raduno che si sarebbe dovuto tenere a Caserta il 16 e 17 maggio prossimi.